METASTASIA comincia quando lello a BERLINO, in mia temporanea assenza,  compone su musiche di Cohen un montaggio fotografico che descrive la nostra storia e che mi dedica:       La  BALLATA dell’IMPERMANENZA.

Dopo gli anni TAORMINA-ORIENTE , ci sono stati gli anni di BERLINO NATI SULL’ESIGENZA DI RIAPPROPRIARSI OGNUNO DEL PROPRIO PERSONALE SPAZIO VITALE per una possibile reindividualizzazione  dopo 25 anni di totale simbiosi. ONE , ALONE……

Ma la forza dell’abitudine ad essere due in uno, unita ad un percorso un po’ speciale condiviso in esclusiva ha fatto si che io mi alternassi tra le due dimore permettendo a Lello di stare un po’ da solo con gli altri ,ma soprattutto permettendo a me di abituarmi a stare senza l’occhio protettivo di Lello continuamente addosso.

Questo balletto ha amplificato la consapevolezza dell’impermanenza a vari livelli  e ci ha visto ancora insieme a giocare ,relazionare e decidere di dirigere nuovamente la prua verso SUD.

A Lello che presagiva il peggio avevamo programmato dei check sanitari ed attendendoli abbiamo esplorato MONTE SACRO, OTRANTO,BARI….Poi persone premurose e diagnostica impietosa hanno confermato i dubbi di Lello :Ormai la Gatta è scappata!!!!

CANCRO METASTATIZZATO AL 3° LIVELLO.

CONSAPEVOLEZZA:  Ha superato la BARRIERA EMATOENCEFALICA.
“Io non mi chiamo più Lello. IO sono Metastasia e questo è il regno di METASTASIA che ha 5 Ambasciatori e la personal wife-assistente-compagna.
BAS!!!

A METASTASIA LE REGOLE LE FA METASTASIA….”
Quando Metastasia ha lasciato il corpo materico e di Lello è rimasta l’energia, io l’ho lanciata nel sole che amava ed ho cominciato a pensare a quello che insistentemente mi chiedeva Lello: “Che farai dopo?”. Alternava la domanda a velati ed imperativi consigli, come il testamento energetico fatto a me:
– Non ti fare mangiare dalla mia famiglia,
– Non ti fare mangiare dalla tua famiglia,
– Non ti fare vampirizzare dagli amici.
– FAI L’ARTISTA.
Ed io ho pensato di cominciare da tutto quello accumulato per un’ipotetica mostra, all’archivio digitale così abilmente curato da lui, Lello, che non c’era più. Ed ho pensato di cominciare dall’archivio lellodina per un omaggio ad un percorso di vita oltre che all’uomo.
Non aspettare che qualcuno proponesse cultura ma essere cultura in movimento, come diceva Lello.
Se non ora quando? Mi sono chiesta!
“Che ne faccio di tutto questo? Lo devo socializzare perché abbia ancora un senso!”
E terapeuticamente ho continuato a stare con Lello elaborando l’Archivio lellodina TRASFORMER. Ad amici che mi chiedevano di dare un nome nuovo alla dimensione Metastasia, senza troppo riflettere, sulla loro insistenza ho dato nome ANASTASIA al nuovo laboratorio, il prima senza Lello con Lello protagonista.