Ultimo rappresentante della sua famiglia paterna ,nasce già orfano di padre malgrado l’evento luttuoso si realizza quando lui ha all’incirca 1anno di vita.
Malgrado la nobile ascendenza , è sua madre che con dignità porterà avanti l’economia familiare, coadiuvata da un coro di donne , creando un ATELIER DI ALTA SARTORIA di cui sarà pilastro ed art director.
Raffaele e Maria Pia( sua sorella maggiore )sono seguiti da tutte le donne ed in particolare dalla zia materna definita da Lello “la zia Anarchica”.
Il continuo racconto dei suoi antenati ed un confronto con la vita borghese e frivola delle donne aveva amplificato la sua sensibilità di orfano ed il suo gusto estetico , ma anche il rifiuto di una mondanità di cui osservava vizi e virtù .
Lello aveva il suo giardino segreto dove ,come unico essere maschile, si rifugiava nella lettura di altri uomini . Poi , su iniziativa di sua madre ,era stato messo in contatto con ragazzi più grandi perché potesse avere dei riferimenti maschili ed uscire dal suo giardino segreto.
Con VITTORIO si cimentava nell’intrattenimento di musica ,donne , motori ed in piccoli lavori che portassero una parziale autonomia dalle risorse materne .
Con CORRADO, che studiava Sociologia a TRENTO ,il viaggio mentale riprende il sopravvento ed in contemporanea inizia a frequentare circoli culturali giovanili ed il TEATRINO DELLA COLONNA fucina di molti artisti degli anni successivi.
LELLO amava dire che aveva fatto-vissuto il ’68 malgrado all’epoca avesse 14 anni ,ma effettivamente il fatto che la risonanza italiana fu un momento più tardi che in America, ed il fermento che si respirava sia nella scuola professionale scelta per senso pratico ,sia negli ambienti extrascolastici lo rese partecipe di questa esperienza che approfondiva divorando libri.
Sono gli anni della Beat Generation, del rifiuto della guerra ,delle contestazioni giovanili e delle relative repressioni, gli anni delle grandi aggregazioni e delle culture alternative.

Il Viaggio diventa una necessità per autoaffermarsi e l’autostop la modalità per non dilapidare risorse ricavando il più possibile da ogni spostamento.
BEAT è il richiamo alla vita libera e alla consapevolezza dell’istante.
LELLO SI DIPLOMA NEL ‘74 ormai consapevole dello spazio infinito della sua libertà individuale: Non vuole fare da capofamiglia al trio di origine. Non vuole andare a lavorare in fabbrica e Non vuole fare il militare.
Si iscrive al corso di laurea in PSICOLOGIA a ROMA e per non pesare sull’economia familiare accetta di lavorare presso la Fotocine Meridionale e frequenta da fuori sede per più di un anno , ma poi avverte l’esigenza di trasferirsi a ROMA.
Trova un lavoro per una parziale economia in una trattoria di TRASTEVERE dove le sue doti di simpatica e vivace intelligenza lo rendono parte integrante della gestione a conduzione familiare. Qui, tra i clienti, conosce CARLO, un ebanista socio del principe ANDREA BORGHESE, e comincia il suo nuovo lavoro di apprendistato come aiuto ebanista.
Nella frugalità di Trastevere il rapporto col maestro si trasforma in amicizia e tra le varie dimore del principe si spostano anche a LONDRA per delle ristrutturazioni. LELLO, abile comunicatore, ormai aveva una lunga lista di posti dove poter dormire e lavarsi senza dilapidare risorse economiche sempre molto limitate.
Il lavoro di ebanista lo appassionava ,gli studi universitari continuavano con lentezza ed ad un certo punto arriva l’amore a fargli prendere la decisione di tornare a Bari continuando a studiare da fuori sede. Lui ritrova il lavoro presso la fotocinemeridionale e la ragazza vince un concorso e comincia a lavorare come infermiera.
Mettono su casa, i lavori e gli interessi extra lavorativi di entrambi e una socialità non perfettamente confacente agli ideali di Lello, i ritmi serrati aprono numerose contraddizioni e l’insoddisfazione prende il sopravvento . Nel giro di due anni decidono di tornare single.

LELLO IMPEGNATO NEL SINDACATO crea contraddizioni anche con il suo lavoro e alla fine chiude anche questa esperienza .
Ha già trovato un lavoro da rappresentante ,ben retribuito e che può autogestire lasciandosi lunghe pause per coltivare altri interessi e per preparare gli esami Universitari.
Si incontra con gli amici che stanno mettendo su una cooperativa sociale ,riprende a frequentare il Teatrino della Colonna e comincia un tirocinio pre-laurea presso il SIM ,questo è il periodo in cui si cementano amicizie sullo spirito dell’avventura e della rottura con gli schemi .
E’ da poco stata approvata la legge BASAGLIA 180 ma il territorio non è preparato.
Con gli amici decide di occupare il SIM al fine di ottenere una casa alloggio per gli ex utenti dei manicomio ora allo sbando. L’occupazione dura un mese e genera aggregazioni eccellenti fino all’ottenimento dell’obbiettivo.

La prima casa alloggio in Puglia è ottenuta e gestita per diversi mesi da questo gruppo di volontari e dirigenti che poi dovranno lasciarla all’organizzazione statale con le sue solite logiche . La delusione non ferma questo gruppo di amici che continuano tra impegno sociale, on the road, contro cultura ,teatro dell’assurdo, esistenzialismo e trans-avanguardia….
Lello, in un momento di estrema catarsi, decide di lasciare Bari e si trasferisce a Trieste dove continuerà a studiare come volontario nel parco di San Giovanni. Il prof. Basaglia ha appena affidato al prof. Franco Rotelli il definitivo smantellamento dell’istituzione per l’applicazione completa della legge 180.
Qualche anno prima Lello era riuscito ad essere riformato così da non dover fare il militare. Si laurea nel 1982 mentre vive questo tatuaggio dell’anima da volontario a Trieste e parte per il suo primo viaggio in India, una folgorazione in solitaria. Quando torna a Trieste si innamora di una volontaria spagnola. Le mura dell’ospedale psichiatrico non gli sembrano adatte al suo bisogno di armonia, inoltre per l’ennesima volta l’organizzazione post-rivoluzione non lo trova concorde, si dissocia e con la morosa si muove tra la Spagna e Bari. I progetti alternativi di Lello non sono, però, condivisi dalla fanciulla che decide di ritornare alla borghese vita spagnola mentre Lello comincia un viaggio in solitaria tra gitani ed hippie, sud della Spagna e Marocco. In questo periodo cementa un’amicizia discepolare con Hermann. Nei suoi andirivieni subaffitta la sua casa di Bari e non riesce a ritornarne in possesso. Siamo ormai alla fine del 1984, Lello amareggiato trova una dimensione abitativa a Torre a Mare. Negli andirivieni del ’85, tra Gennaio ed Aprile, tra Marocco e follia incontra Dina e comincia a corteggiarla con insistenza. Inizia a seguire come volontario le terapie per la famiglia presso la neuro-psichiatria infantile di Bari, del prof. Torelli e per il CENSIS svolge dei questionari agli utenti sull’applicazione della legge Basaglia.
Il corteggiamento di Dina continua in maniera passionale fino al loro primo viaggio insieme nell’estate del 1986: Sicilia, Tunisia, Marocco e Spagna. Viaggio “test” alla fine del quale Dina acconsente a divenire la sua compagna per vivere insieme fuori dal sistema da liberi ricercatori senza padroni.
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