Quando Lello è entrato per la prima volta in casa mia ,in Via (n) Dante, vedendo le stanze dei miei laboratori creativi, ed i materiali ,mi disse: “Con tutto quello che tu sai fare e con le mie capacità organizzative, noi due, insieme non moriremo mai di fame!”. E di lì a poco è cominciata la nostra cooperazione per sganciarci dai lavori sistemici per muoverci da Liberi Ricercatori Indipendenti. LIBERA UNIVERSITA’: conoscere l’Oriente ed il suo pensiero. Lo sponsor per questa ricerca un lavoro artistico-creativo e qualche contaminazione iniziale. Prima di diventare veri artigiani per creare uno sponsor, Lello aveva lavorato anche nel teatro come tecnico. Nell’estate ’86 Lello era ad Agrigento, insieme ad un gruppo di amici, per allestire uno spettacolo di cui era il direttore di scena. Io che lavoravo ancora in ospedale li avrei raggiunti per le ferie. Il contratto teatrale saltò e Lello passò a salutare un amico che lavorava a Taormina. Tornato a Bari, per poter passare comunque quel tempo insieme a me, mi propose un viaggio in Sicilia. Giunti a Trapani, salpammo per la Tunisia e di lì in Marocco e Spagna a completamento delle mie ferie in autostop fino a Bari. I miei ed i suoi primi manufatti venduti per poter pagare il biglietto a Figueras per il museo Dalì. Questo primo viaggio è stato il test per poter pianificare il grande viaggio insieme verso l’India al ritorno del quale prendemmo la decisione che anch’io dovessi sospendere definitivamente il mio lavoro in ospedale. Ci siamo iniziati a preparare per il secondo grande viaggio in India. Lunga pianificazione, sia pur minimale, di come ottenere lo sponsor per quello ed i viaggi successivi con una visita , ESLORATIVA ,insieme a Taormina nell’estate ’87.

Tornati da questo secondo viaggio in India avevamo un tappeto da “Mago d’Oriente” unito ai nostri manufatti pronti a giocare con la gente in vacanza a Taormina. Isolabella e Corso Umberto, alternati nel ritmo del sole e della luna, e così ci siamo presentati alla città di Taormina con il fascino della giovinezza ed i riflessi orientali .
Il nostro estro creativo, i nostri colori , la loquacità di Lello, la simpatia e l’empatia di entrambi, ci hanno predisposto a tornare anche l’anno successivo. Anno dopo anno ci veniva confermata la stima e la simpatia da parte di molti che apprezzavano l’oggetto creativo di cui eravamo artefici. Il nostro senso estetico nel creare la coreografia di noi stessi ci aveva fatto ottenere l’accettazione da parte dei nostri “ospiti”. Negli anni si sono cementate fratellanze e amicizie di quartiere, oltre che incontri ripetuti con quelli che definivamo i “fans” di cui il secondo livello diventava l’amicizia o la nipotanza.
Negli anni si era anche selezionato l’oggetto del desiderio della folla dei fans: i braccialetti lellodina. Oggetti preziosi usciti direttamente dalle mani degli artigiani con cui si colloquiava e fantasticava sui colori e ancora e sempre sull’Oriente.
L’incapacità di Lello di mediare con le istituzioni aveva messo in atto tutte le sue doti dialettiche per la sopravvivenza, che unite ad una volontà incrollabile ed una coerenza ideale avevano alla fine dato stima ed onore ai due combattenti –viandanti lellodina di cui lello aveva il ruolo di indomabile ribelle : UN PULCINELLA a TAORMINA.